lunedì 27 aprile 2009
Bàlzar
Ieri sera mi sono emozionato.
Ho visto uno spettacolo teatrale, il suo nome e' Bàlzar.
L'autore e' Sauro Giussani, una persona fuori dal comune, forse dal tempo, anzi no nel tempo, no no in diversi tempi. Lo conosco da tanto, ma l'ho frequentato poco, almeno negli ultimi anni, ma mi ha sempre affascinato il suo modo di porsi al mondo.
Sauro e' del lecchese(Esino Lario) , ama la montagna , la ama tantissimo, ama le sue storie, ama i suoi racconti.
Quando ha preso il suo cammino (parallelo ad un lavoro da impiegato) di musicante con i La Radeau de la Musique ormai 5/6 anni fa, suonando nei rifugi e dove capitava,mi fece avere il demo del loro primo e unico(per ora?) cd. Fu strano sentirlo cantare, interpretare brani così 'lontani' dal mio mondo.
Anni dopo riuscii ad andare a vederlo dal vivo , alla fine gli dissi : 'sembri vinicio capossela' , non dico si offese ma , eh eh eh, non posso dire che lo ritenne un complimento. In effetti riascoltando ora "EGOISTA NELL'AMOR" dissi una boiata, la musica e l'interpretazione e' avvolta in un'aura di magia che solo ora capisco.
Poi presi il suo libro di memorie e scritti delle sue esperienze in Africa in una ONG e di poesie . L'ho trovato interessante, ma forse troppo personale.
Qualche anno fa inizio' a portare in tour lo spettacolo di cui parlavo prima: Balzàr, che come recita il sito dei Radeau:
"
Una storia, un amore, una vita spesa guidata dalla forza del cuore.
Una semplice ragazza di montagna trasformata in staffetta partigiana per amore della propria terra occupata.
E sullo sfondo di una vicenda umana ispirata da fatti realmente accaduti , la tragica e temeraria storia della Resistenza lecchese.
"
E' un monologo.
Sauro, accompagnato solo da tastiere e fisarmonica(in altre occasioni si aggiungono altri elementi), racconta con trasporto le vicende dei protagonisti, facendo rivivere la loro gioventu' e la dura realtà.
Il modo di porsi , la scelta dei toni di voce, la recita contemporanea dei personaggi mi ha affascinato , coinvolto e rapito. Non lo avrei mai pensato.
Come quasi sempre le storie "al tempo della guerra" fanno toccar con mano realta' distanti solo 64/65 anni da noi, a cui nessuno pensa mai troppo. Una emozione simile la provai quando vidi La terra, la guerra, una questione privata la serata dedicata a Fenoglio dei CSI, infarcita dei riferimenti letterari dei libri del grande Beppe freschi di lettura(per me) allora.
Urge la realizzazione di un dvd da mostrare a tutti, per sapere da dove vengono i nostri nonni e quanto sono stupidi i nostri politicanti.
ps Sauro e i Radeau propongono altri spettacoli: L'ORO DI MILCIK e I DUE VOLTI DELLA MONTAGNA, sono vincitori,tra l'altro, del premio De Andrè .
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