giovedì 11 dicembre 2008

Velvet Goldmine



Finalmente son riuscito a vedere questo film. Era un po' troppo che aspettavo l'occasione di poterlo guardare, curioso di scoprire il perche' di tanto scalpore.
Todd Haynes sa cio' che deve fare, si parte da una navicella spaziale che consegna alla storia un medaglione che passera' da Oscar Wilde a Brian Slade (Jonathan Rhys-Meyers), stella glam della Londra anni 70. Immediatamente tutto ci riporta al David Bowie piu' trasgressivo(le cui canzoni proibi' di usare) , a Iggy Pop , ai T.Rex e a mille altri.
La trama si intreccia con la vita di un giornalista, Arthur Stuart (Christin Bale...yes batman!), che 10 anni dopo la finta morte dello space boy Slade deve scoprire dove e' finito. Lo scoprira' , passando per la sua giovinezza di fan e amante(in tutti i sensi) del glam. Il passato torna e non e' facile ricordare la reazione dei genitori e i primi 'incontri' e scoperte.
L'alter ego di Slade e' Curt Wild (Ewan McGregor), amante, compagno e complice che con il confuso giovane Stuart avra' piu' di un fugace incontro.
Il film e' esagerato, come si addice al periodo che descrive, crudo ed esplicito.
Riporta indietro di 30 anni a lustrini, eccessi e polvere bianca.
La colonna sonora annovera i Placebo in una ottima 20th century boy e
i Venus in Furs che rifanno i Roxy Music.Ci sono anche gli originali "Satellite of love" di Lou Reed e "Make me smile" di Steve Harley. Infine da segnalare una sorprendente "The whole shebang" dei Grant Lee Buffalo.
Tra i produttori c'e' Micheal Stipe.

"non basta dichiarare di essere gay"(Lou Reed)

4 commenti:

Paolo Vites ha detto...

l'ho trovato inguardabile, proprio come I'm not there.... tutti i ciliché del caso pompati a manetta

Paolo Vites ha detto...

sarebbe "cliché"

ciocco72 ha detto...

si' appunto glam!
ma a te non era piaciuto neanche I'm not there!
:-P

MM ha detto...

La cosa veramente interessante è la struttura narrativa, presa direttamente da quarto potere. per il resto mi sembra un collage di scene incollate insieme, piuttosto superficiali e banali. Meglio I'm not there