mercoledì 20 ottobre 2010
Matthew Ryan & Chris Pureka
3 performance nel giro di 15 giorni . 2 di Matthew e una di Chris.
La prima in una alcolica Morbegno , in piena festa delle cantine aperte, in un bellissimo teatro ricavato da una chiesa sconsacrata, nell'ambito del bel festival organizzato dall'associazione Quadrato magico.
Un centinaio di persone sono arrivate per assistere il concerto dell'artista della Pennsylvania . Chitarra , voce e violino in un paio di pezzi cercano di riempire gli enormi spazi di solito usati per la musica classica.
Il risultato e' certo convincente ma l'ambiente e' dispersivo e molto 'calore' si disperde. Molto fa' la tecnica di Matthew alla chitarra , particolare ma non eccelsa, più adatta ad una band che ad un concerto solista.
Centro del concerto l'ultimo lavoro, Dear Lover, che acustico guadagna tantissimo rispetto alla versione da studio piena di artifici elettronici.
Qualche sera dopo tocca a Chris Pureka, siamo in 20 all'hobo's club, una sorta di appendice della 'Marna' la storica balera di Sesto Calende che negli anni passati ha visto gente come Dave Alvin e Joe Ely calcare il suo palco sotto i neon tardo anni 60. Concerti sempre organizzati da Carlo Carlini, come stasera.
L'ambiente raccolto e il painting b/n della ottima Paola (figlia di Carlo) ci preparano benissimo cio' che ascolteremo.
Come avevo gia' anticipato qualche post fa' , la cantante del Massachusetts ci prende cuore e anima e lo porta a livelli di poesia che raramente mi e' capitato di provare/sentire ad un concerto. Chitarra(che tecnica!) e voce nulla piu', anzi si' le sue canzoni, profonde e cupe ma anche piene di vita.
A Maggio ritorna, chi se la perde si vergogni!
Qui quasi tutto il concerto filmato da Grace.
Nota di colore il solito Aldo Pedron, sempre su di giri, che annuncia l'artista da "Boston Philadelphia" ...
Chris Pureka - Everything is free
Terzo appuntamento di questo ottobre e' ancora Matthew Ryan . Questa volta
in una location piu' consona a Matthew, il Caffe' Scorretto di Parabiago(MI).
Un luminoso bar, molto piu' caldo che la città valtellina e piu' adatto ad accogliere il concerto voce e chitarra. Pubblico su di giri, partecipativo e attento.
La performance si snoda tra i brani dell'introvabile primo lavoro May Day e gli ultimi brani tra cui spicca "The Wilderness", qui sotto in versione valtellinese:
Matthew Ryan - The Wilderness
Alla fine Matthew promette un ritorno full band in primavera. Io ci credo e spero.
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