venerdì 17 dicembre 2010

Mark Olson - Cantù 1&35 circa



Nella mia personalissima lista dei "concerti di gente che avrei sempre voluto vedere ma non ci sono mai riuscito" c'era anche Mark Olson .
Ex leader(con Gary Louris) dei compianti Jayhawks, anticipatori(si parla della seconda metà degli anni 80) di quel roots/country rock che portera' poi al movimento chiamato 'Americana' negli anni a seguire, per capirci i vari Jeff Tweedy e Ryan Adams qualcosa gli devono.

L'occasione è data dal pugno di date che Mark fa' in questi giorni:stasera a Legnano, poi Savona e Faenza, per presentare il suo ottimo ultimo lavoro.

Al seguito la nuova (!!) fidanzata Ingunn Ringvold , norvegese dalla voce angelica.
Trovo Mark abbastanza invecchiato(ha solo 49 anni ma ne dimostra di piu') per quello che ho presente dalle foto(anche non ufficiali) ma sempre in ottima forma.

Sul palco qualche chitarra e un piccolo piano portatile, qui sotto si vede...

L'inizio e' subito con la bellissima e magica Walking through Nevada poi tocca No time to live tratta dall'ultimo Many Colored Kite, poi la Wichita datata 1992, di quell'album che non finirò mai di amare , che e' stato Hollywood Town Hall .
La versione a due e' ovviamente piu' scarna , ma il fascino delle parole e QUELLA voce sono unici.
I brani poi scorrono attraverso le diverse vite musicali di Mark:dall'ultimo lavoro ai Creekdippers con la ex Victoria Williams al primo lavoro solista e ancora con i Jayhawks con una sentita Clouds .
L'unico bis che ci concederà sara' una bella Two Angels che per molti varra' la fatica essere arrivati fin qui . Peggio per chi non c'e' potuto essere.

Sabato altra tacca alla famosa lista: Massimo Volume

2 commenti:

Maurizio Pratelli ha detto...

per foruna lo avevo già visto lì con victoria e a brescia con Ingunn ai tempi del bellissimo Salvation Blues. Cmq mi è spiaciuto lo stesso non poter venire. Gazich non c'era, vero?

ciocco72 ha detto...

No erano solo loro due