martedì 22 febbraio 2011

Radiohead - The King Of Limbs


Ebbene si' ho speso i 7 euro e rotti per questo lavoro di 37 minuti.
Per amore cosa non si fa' del resto?
Disco dalle 2 facce. 8 brani, 5 di elettronica o quasi, potrebbero essere stati fatti da uno dei molti gruppi 'sintetici' inglesi.
Gli ultimi 3 quasi classici, soprattutto quello che era uscito come singolo: Codex, sarà sicuramente un classico dal vivo.
Alcuni hanno definito l'album come 2 ep messi insieme, 2 anime diverse sia come attitudine che come atteggiamento. Effettivamente e' quello che sembra.
Un primo ascolto distratto spiazza e ti innervosisce, un secondo più attento ti rimette in pace l'anima ma il senso di inquietudine rimane.
Siamo nelle zone di mezzo tra Kid A e Hail to the Thief, brani che sembrano sempre rarefatti(Little by little) o nervosi(Bloom,Feral) per poi arrivare la calma improvvisa(Give up the ghost) e la dolcezza della voce di Thom Yorke(Morning Mr Maggie).
Non c'e' un binario, c'e' una strada piena di buche, spesso virtuali , spesso quasi sperimentali.
Sicuramente il nome del gruppo invita a riascoltare più volte The King Of Limbs, ma se non fossero stati loro?
Intanto mi faccio avvolgere dalla eterea Separator...

2 commenti:

barbara ha detto...

se è vero che una recensione deve incuriosire...tu caro amico, sei il numero uno!!! lo compro immediatamente

Maurizio Pratelli ha detto...

pieno di buche si