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giovedì 15 gennaio 2009

La mia vita disegnata male - Gipi



Dopo S. che mi emoziono' moltissimo,Gipi esce con questo lavoro LMVDM.
Scarabocchiato piu' che disegnato (anche nella scrittura dei dialoghi) per far risaltare la spigolosita' e la malaesistenza della tormentata giovinezza.
Si' perche' Gian Alfonso Pacinotti racconta ciò che nessuno racconta: il malessere degli adolescenti. In questa opera autobiografi(c)a ci porta anche dai suoi 'mostri' infantili fino alle scimmie acide dei suoi 18 anni, con i folli amici degni dei personaggi di Pazienza, dove droga e mix strani lo portano poi ad avere una sindrome da Bobby Brown(leggi impotente) in eta' matura. Ci mostra gli improbabili dottori che cercano di guarirlo, ci mostra come un diverso (con dei bellissimi acquarelli) puo' vivere benissimo se trova chi gli parla veramente con il cuore ci fa vedere come il malessere, anche fisico, alla fine si riesce a superare.
Un lavoro viscerale,senza pudore che ancora una volta lascia il segno.

lunedì 8 dicembre 2008

Gipi disegnato male

Intervista al grande Gipi... che la Bignardi sia simpatica o meno...

venerdì 11 luglio 2008

Le Luci Della Centrale Elettrica - Canzoni Da Spiaggia Deturpata (2008)



Per curiosita' mi son procurato questo lavoro di un giovane ferrarese che incide per la casa discografica dei Tre Allegri Ragazzi Morti :La Tempesta.
E' un nome ,nel bene e nel male,un po' sulla bocca di tutti in questo periodo.
Nel bene perche' Vasco Brodi da Ferrara (unico suonatore e cantore nel cd) e' una novita' ma sinceramente(quindi nel male) niente di nuovo.
Rino Gaetano, cccp piu' citati che riproposti, Vasco(si' quel modenese ormai nell'imaginario collettivo) e altre italianita', si' non del tutto istituzionali ma niente di veramente originale.
Ok e' accattivante, i testi anche taglienti, ma alla fine sembra piu' un gran (bel?) omaggio a certa musica che gia' altri hanno proposto.
Alle volte sembra andare oltre la citazione.
Prospettive ottime ma certo ora non c'e' da esaltarsi troppo... ok dai un po'...
Ottima la copertina di Gipi, uno dei miei eroi della graphic novel.
Ripendandoci... i testi sembrano tratti a volte dai suoi fumetti.

mercoledì 31 ottobre 2007

baronciani



Oggi voglio parlare di fumetti.
No non topolino o paperino ma di fumetti che , come molti libri, una volta letti ti fanno rimanere dentro qualcosa.
Quindi fumetti come narrativa ma senza tutte le parole della narrativa sostituite dalle immagini.
In questi anni il movimento delle 'Graphic Novel' si e' andato consolidando.
In Italia esistono molti autori validissimi, al pari dei piu' quotati francesi , americani o canadesi. Uno su tutto e' Gipi.
Un libro straconsigliato e' il padre di tutti: Maus di Art Spiegelmann .
Art intervista il padre(con cui ha un rapporto abbastanza conflittuale) riguardo gli anni da prigioniero nei campi di concentramento.
Storia di tutt'altro genere e' quella narrata in Blankets di Craig Thompson, in cui egli racconta le vicissitudini della famiglia bigotta negli USA.
Da poco ho scoperto , per caso, Alessandro Baronciani.
Il tratto mi ha colpito: espressivo, carico di significati e denso.
Fino a ieri avevo solo visto delle immagini sul web, ora con il fumetto in mano mi rendo conto che avevo ragione. La profondita' delle storie e delle cose dette e non dette(perche' il disegno "parla") mi ha veramente catturato.
Se si riesce nella non facile impresa di procurarselo(potete via web al sito della Black Velvet o in una fornita fumetteria...) io non ci penserei due volte!