E' ufficiale ci saro', dal 16 al 20 Marzo prossimi. Per ora solo rumors e qualche conferma sui presenti, tra gli altri: Alberta Cross,J Mascis, North Mississippi Allstars,Ed Harcourt,Mark Eitzel,The War on Drugs... tonnellate di buona musica mi sommergeranno!
Oggi e' il black Friday, i record store 'indipendenti' hanno a disposizione singoli e articoli esclusivi. Tra questi ho trovato interessanti questi 4:
METALLICA - Live at Grimey's
Show segreto del 2008 in un negozio di Nashville . Disponibile in cd e vinile doppio.
THE GASLIGHT ANTHEM - Tumbling Dice
La cover dei Rolling stones + She Loves You del gruppo. Tutto in vinile con 4 cover diverse.
THE DOORS - THE DOORS
La versione MONO del primo LP del 1967 in formato vinile 180 grammi.
IRON & WINE - Walking far From Home
Primo singolo di quello che sarà il prossimo album della band di Sam Beam a Gennaio. Oltre la title track ci sono "Summer in Savannah" e "Biting Your Tail. In Vinile 12 pollici e CD singolo.
Il 12 Novembre e' stato rieditato Porco Rosso di Hayao Miyazaki. Finora me l'ero visto in giapponese con i sottotitoli, ora lo si puo' vedere al cinema per un po'... dopo Il mio vicino Totoro continua la rivisitazione dei piccoli capolavori del maestro giapponese. Distribuito da Lucky Red. Voglio andarlo a vedere!
Davanti ad una sessantina di persone, l'umile e sempre sorridente Rocky ha fornito un'ottima prova di tecnica e cuore. Una decina di spettatori erano veri e propri fan, hanno cantato e incitato il cantante di seattle dall'inizio alla fine. Da notare soprattutto la presenza di ventenni... la 'nostra' musica ha speranza! Un grande grazie ancora al Twiggy, locale coraggioso come pochi, con un cartellone da far invidia ai migliori club europei. "Ci si dovrebbe andare a vedere ogni concerto(cit.)"
Il deposito di 3500 metri quadrati di San Carlos in California dove il canadese teneva auto , premi, chitarre... ha preso fuoco Martedi mattina. Per fortuna l'85% del materiale e' stato salvato. Si spera che non si siano perse delle registrazioni audio o video uniche. Neil non ha voluto dire ancora nulla. Il video qui.
Due concerti in due giorni era un po' che non accadeva... poi se in realtà son tre ancora meglio! Phosphorescent + National prima e Interpol dopo.
In comune hanno molto per me. Sono gruppi che e' un po' che volevo vedere, gli ultimi lavori non mi hanno convinto tantissimo, li amo.
La prima sera all'Alcatraz, sold-out . L'attesa e' grande, si sente che il concerto e' di quelli che promettono bene. Iniziano i Phosphorescent anzi "Phosphorescent". Ottimo indie(che non vuol dire nulla), voce spezzata , musiche dissonanti e tanta passione, peccato che li caghiamo in 10 ... gli altri parlottano e si limitano ad applaudire. Un set medio lungo per un supporter, comunque fanno il tuttoesaurito in tutta europa e da noi fanno l'opening act... mah! Sulle note di on the beach di Neil Young entrano i National. Runaway subito ci fa capire che la versione da studio e' solo una brutta copia di quello che potevano essere i brani realmente. Alla fine da High violet saranno 6 i brani, tutti al di sopra delle aspettative(vabbè England no... non mi piace neance dal vivo)... Già al quarto brano mi son ritrovato a dire "a questo punto di più non si puo'" ,il livello era gia' altissimo ed e' partita Slow Show... come riempire il cuore di 3000 persone ... son seguite tra le altre Squalor Victoria , Sorrow e Conversation 16 con tanto di surfata sul pubblico. Finale infuocato con la chicca Lucky You e una Terrible Love finita con Matt Berninger ad attraversare il locale in mezzo al pubblico fino all'uscita. Peccato il mancato bis finale in acustico senza amplificazione che regala quasi ad ogni data di Vanderlyle Crybaby Geeks . Un concerto che rimarrà nel cuore a molti.
Altra vicenda quella del secondo, attesissimo, concerto. Dal 'sofferente' e quasi impacciato frontman dei National si passa all'impassibile Paul Banks, ingellato e perfetto in ogni particolare. Nonostante gli piovano addosso suoni incredibili, le sue parole siano spesso rasoi, lui rimane li' allampanato e sorridente, si ok , arrogante? "al di sopra"? Molto temevo dall'inserimento del nuovo bassista che si e' rivelato un ottimo motore, magari troppo ligio e poco fantasioso, ma preciso a sostenere le bellissime e potenti linee di basso dei pezzi dei newyorkesi. Anche qui i pezzi dell'ultimo lavoro sono stati una buona parte della set list ma non in modo integrale. NYC, PDA, Barricade , l'eterna Slow Hands(qui sotto in video), fino al secondo bis di Evil sono state grandiose come ci si poteva aspettare! Altra grande serata.
Estasiato e ancora felicissimo di aver visto due ottimi set (Phosphorescent + The National) e curioso di sentire gli Interpol stasera, qui sotto elenco cosa mi piacerebbe vedere nei prossimi giorni/settimane.
La scorsa settimana non andato a vedere i Gaslight Anthem ai Magazzini Generali, in apertura c'era Chuck Ragan(foto qua sopra), che non conoscevo. Voce chitarra armonica e un ottimo violinista barbuto/capelluto. Ottima performance , fisica e potente, si potrebbe definire american-irish folk, approfondiro' presto. Per quanto riguarda i Gaslight causa il volume alto e' stato impossibile capirne molto, la merda di posto che sono i magazzini generali ha distorto e di fatto ucciso ogni prospettiva di udibilità. Fanculo. Ho capito solo che sono simpatici tra un pezzo e l'altro. Spero abbattano presto questo brutto posto.
L'ultimo libro di Gianluca Morozzi me lo sono divorato in tre giorni. Il libro parla di un uomo, un vero caso umano, che compie un delitto davanti a centinaia di testimoni. Il tutto ambientato in una grande città del nord Italia. La psicologa che e' chiamata a giudicare sulla possibile infermità mentale dell'assassino si dovrà ascoltare l'agghiacciante storia di una misteriosa ragazza, di un noto medico e di truci e agghiaccianti vicende... ma cosa c'entra un padre che 70 anni prima aveva sterminato la famiglia in Irlanda senza motivo? Questi e altri interrogativi si dipanano nel nuovo thriller(ottimo ritorno al genere dopo l'osannato Blackout) dell'autore bolognese e questa volta c'e' anche un tocco di sovrannaturale ad insaporire il tutto. Ovvio:consigliato.
Forse con un po' di presunzione, ma si addice al personaggio, Jonsi fa uscire un CD + DVD in preorder qui. Il film / live album si snoda tra le date che il cantante dalla voce di cristallo ha tenuto questa estate , partendo da Marzo arrivando fino a pochi giorni fa. Il dvd contiene il live 'prova generale' tenutosi a Londra con un ristretto numero di fan. Mentre il cd contiene brani tratti direttamente dai live in tutto il mondo. Qui sotto il filmato di presentazione:
Questa settimana ho finito 2 libri: Big Man & Pearl Jam : Evolution.
Il primo,Big Man, e' la storia , raccontata con una serie di racconti/leggenda , di Clarence 'Big Man' Clemons. Mille aneddoti, fatti e racconti si intrecciano lungo una linea temporale che abbraccia almeno 50 anni di storia. Le 5 o 6 mogli, i concerti mai saltati, la vita da star, gli eccessi e il Tempio dell'Anima e ovviamente Bruce. Big man e' un grande affabulatore, i racconti sono sicuramente(anche per sua ammissione) "conditi" ed epurati ma e' cosi' che ci piace, un po' come in Big Fish: tante volte e' meglio un bel racconto che la cruda realtà e di questo Big Man ne e' maestro. Da ricordare il coautore Don Reo(produttore/ideatore Tv di fama, tra le sue idee "MASH") uno dei migliori amici di C. che integra l'opera con conferme e impressioni di chi ha vissuto questa epopea al fianco del grande('grosso?') uomo.
Il secondo libro e' Pearl jam : Evolution. Scritto da Luca Villa e Daria Moretti, autori e tenutari del bellissimo sito www.pearljamonline.it, questo lavoro e' ovviamente la storia del gruppo e dei suoi componenti. E' un libro per molti ma non per tutti. Se non si e' mai sentito qualcosa dei PJ o si conosce qualcosa in modo superficiale c'e' il rischio di perdersi. Il libro e' fatto da veri e propri esegeti della materia, con approfondimenti e sezionamenti di ogni singolo album. Gli aneddoti live , le vite personali e i vari perche' della oramai ventennale storia di questo gruppo, vengono sviscerati e spiegati. Sinceramente , come ogni fan cerca di salvare ogni cosa dei propri idoli, ho trovato un po' forzato il voler far risultare Riot Act un lavoro comunque omogeneo e nella sua sconclusionatezza riuscito... ma e' un mio parere... Per il resto anche il fan piu' incallito qualcosa puo' trovare in questo lavoro di passione e sicuramente dedizione quasi maniacale al gruppo. Ce ne vorrebbero di piu' di libri cosi' puntuali, spesso li scrive chi della materia ne sa veramente poco.
Il quindicesimo album dei REM "Collapse Into Now " uscirà la prossima primavera. Avra' qualche ospite tra cui Eddie Vedder e Patti Smith. Mike Mills ha definito il suono piu' "expansive" rispetto a quello di Accelerate . Infatti l'ultimo lavoro (del 2008) conteneva brani non molto lunghi e veloci, infatti fu definito fin troppo orecchiabile da alcuni. Ora pare che la band di Athens abbia scelto di riprendere la strada di qualche tempo fa producendo brani senza badare a lunghezza o "presa". Altra differenza sarà la valenza dei testi piu' personali e narrativi piu' che 'politici'.
Ieri sera ho visto il futuro, il futuro del passato, ormai consunto e ritrito, dell'alt/rock-country o come diavolo si voglia definire . Dopo quasi 3 anni dall'ultimo giro in Italia e' tornato Ryan "mr Oscar" Bingham. La band:Matthew Smith drums, Corby Schaub alla chitarra & mandolino ed Elijah Ford al basso, era la stessa e questo non era una grande premessa, ma lì la sorpresa e' stata grande. Corby si e' rivelato un ottimo solista soprattutto confermando le sue doti al mandolino/mini elettrica. Ford spesso si e' trovato a fare il lavoro che sarebbe spettato al drummer, cioe' sostenere il ritmo dei brani. Le canzoni già si conoscevano, amori , strade polverose per fuggire o tornare e bei vestiti da Oscar. La setlist ha spaziato dalle ballate di "Mescalito" a quelle di "Roadhouse Sun", ma i brani dell'ultimo Junkie Star sono stati i veri protagonisti della serata. Spesso sembra di ritrovarsi ad un rodeo o a correre su di una highway polverosa del new mexico(cose che posso ,ancora, solo immaginare). Se non fosse per un picchiatamburi fintroppo scolastico i Dead Horses farebbero paura ai vari 'santoni' americani : molti brani hanno una coda di assoli e potenza che da tempo non si vedevano(Wilco??? non ancora ma la direzione e' giusta).
Anche il paio di brani in solitaria hanno confermato il talento e la tecnica che non sfigurerebbero in serate piu' intime solo chitarra e voce.
I testi , la musica , la sfrontatezza di un non ancora trentenne, fanno di questo ragazzo il futuro e si vede e anche bene.
" Well, I'm feelin' strange In this town Well, I feel deranged As I look around "
Ryan Bingham & the Dead Horses - Strange Feelin' In The Air
Sono tornati , finalmente dopo tanto,troppo tempo i Massimo Volume hanno fatto uscire un album nuovo . Carisma, letteratura, musica vibrante, c'e' tutto il vissuto di Emidio(Mimi') Clementi in questo lavoro.
Su tutte Litio e l'ottima Fausto(qui sotto il video): " ho visto le menti migliori della mia generazione mendicare una presenza al varietà del sabato sera il loro aspetto trasgressivo, il loro pallore, si sposava alla perfezione con l'argomento della puntata "