lunedì 7 marzo 2011

Clibro35 & MK

Questo week-end doppietta.

Venerdi sera i Calibro 35 hanno inondato di suoni vintage il sempre poco elogiato Twiggy. Sinceramnte non ho mai ascoltato un loro lavoro , non so perche' . Adesso sono curioso, dopo averli sentiti e visti nei loro virtuosismi e nelle loro immagini sonore, voglio apporfondire i loro lavori.
Si' perche' la loro tecnica e precisione sorprendente ti prende e ti fa' entrare in quel mondo che , per fortuna , hai solo vissuto attraverso i video e i giornali .
Per tutta l'ora e venti sembra di essere negli anni di piombo , di vederti spuntare qualche P38 o di ritrovarti in qualche incappucciato delle (cosiddette) forze dell'ordine saltare dentro al locale.
Voglio sentire se il fatto di usare sempre la stessa chitarra e' una scelta di stile o una scelta di comodo. Voglio sentire se il concerto e' stata una lunga colonna sonora o sono veramente dei pezzi uno diverso dall'altro... voglio sentire se Luca Cavina spettacolare bassista,Enrico Gabrielli (flute, sax, keyboards ex afterhours) è veramente ottenebrato come sembra, se l'eccezionale Massimo Martellotta (guitar) era solo in una serata speciale e se Fabio Rondanini (drums) ha sempre la stessa fantasia . Riusciro'?

Calibro 35


Seconda serata(Sabato) e' stato un ritorno. Ritorno causato dal nuovo lavoro del trio(quintetto sul palco) di Cuneo. Lavoro finalmente più lontano dei precedenti,
lontano dai suoni troppo educati che me li avevano fatti lasciare indietro.
L'ulltima volta che avevo vistoiera il 2003 (!!!) poi a parte qualche fugace apparizione televisiva(ricordo il primo maggio un paio d'anni fa) li avevo dimenticati , messi nei miei concerti da ricordare (quello del 99 al Leoncavallo ad esempio) e finita li'.
Lavori annacquati(Senza peso,Bianco sporco e Uno) e scelte di cambiamenti di stile che con me proprio non c'entravano nulla.
Ora li avevo sentiti ritrovati con "Ricoveri virtuali e sexy solitudini".
La serata dell'Alcatraz è iniziata non con molta convinzione(mia) , i primi brani un po' mosci fino ad Infinità ( guarda a caso da Ho ucciso paranoia) dove i 5 sembrano , e con loro il pubblico, riprendersi dal torpore.
Da questo punto in poi (qui sotto) i MK snocciolano pezzi nuovi e vecchi senza troppo guardare alla continuita' . Quindi mischiano Nuotando nell'aria alla bellissima ultima "Paolo Anima Salva" e una sorprendente versione di Ape Regina (e' proprio il caso palese di "la posso fare meglio di 15 anni fa ma non la saprei riscrivere") che fa ritornare in mente tante cose.
Quindi concerto dalle diverse facce,un ritorno che valeva la pena(??) fare e sperando di non riperdere le loro tracce.

Marlene Kuntz - Infinità

2 commenti:

Maurizio Pratelli ha detto...

speriamo non chiudamo anche il twiggy che fa davvero sempre cose egregie, intanto la casa 139...

ciocco72 ha detto...

corna e bicorna! :-D