Il 7 Maggio ? come trovarsi nel posto meno adatto per parcheggiare: il centro di Torino il primo giorno del raduno nazionale degli alpini...
Ho fatto anche questo.
Non per gli alpini ovviamente ma per godermi Bobo Rondelli al Folk Club.
Il locale e' una centralissima ex cantina, l'ingresso non ha insegna e sembra di entrare in un condominio. Tenuto vivo da un pugno di volontari questo locale offre tantissime occasioni di qualità per una città che troppo spesso soffre la "vicina distanza" da Milano. Questo appuntamento e' l'ultimo di una ricca stagione che tra l'altro ha visto Mary Gauthier poche settimane fa sullo stesso palco.
Palco incastrato tra le sedie che stipano il locale full. Siamo in seconda fila per fortuna, la prenotazione online funziona.E' un ottimo punto per non perdere nulla di quello che succede intorno al folle Bobo.
Si inizia alle 21,45 e per più di due ore il livornese ci fa sognare e divertire con la sua totale irreverenza(sfotte gli alpini dall'inizio alla fine) ed esuberanza.
Tra i classici (Vitelloni, madame Sitrì, ho picchiato la testa...) ha presentato alcuni brani nuovi che lasciano sperare per il futuro di questo artista incredibile che meriterebbe molto di più, ma come si puo' vedere nel documentario di Virzì, anche lui ha le sue "colpe". Bobo e' talmente a suo agio sul palco che ogni suo concerto è una serata unica si esce dal locale col sorriso in faccia e anche chi, come me la scorsa volta alla salumeria della musica a Milano, sapeva poco o nulla delle sue canzoni, ha poi voglia di scoprire tutto su quest'uomo geniale.
La barzelletta di Benni nel finale(una grande "Berto" in chiusura) chiude la serata:
"mi sun alpin me piase el Gin perchè anche in degli alpin gh'è qualche checa"
Bobo Rondelli - Vitelloni - Folk Club Torino 07 Maggio 2011
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